Venezia e A.C. Venezia, nonché alcuni trofei: in virtù di tale transazione egli si proclama legittimo erede della tradizione sportiva veneziana risalente al 1907 e nel mese di luglio fonda, con un gruppo di soci e l’appoggio di alcuni tifosi, un nuovo club denominato Calcio Venezia 1907, adottante i colori sociali nero-verdi e basato dapprima provvisoriamente a Sacca Fisola, poi al campo sportivo Bacini-Arsenale, nel sestiere veneziano di Castello (negli anni la sede delle partite verrà più volte trasferita). PAOLA CARINELLI. Signor Presidente, vorrei ricordare all’onorevole Rosato, per suo tramite naturalmente – visto che c’era anche lei in innumerevoli Conferenze di presidenti di gruppo che abbiamo tenuto in questi mesi – che il conflitto di interessi doveva essere calendarizzato a luglio, a luglio, come legge in quota alla minoranza. Malgrado l’improvviso ripresentarsi di criticità economiche, la squadra, ben condotta dal tecnico Maurizio Sarri, andò oltre i pronostici, centrando il terzo posto finale del campionato 2010-2011, miglior risultato sportivo da diversi decenni a quella parte, e la prima partecipazione ai play-off per la promozione in Serie B, poi persi al cospetto della Salernitana.
Il debutto in campionato avviene il 22 agosto sul campo del San Paolo contro il Napoli, dove il Venezia esce sconfitto per 2-0. La prima vittoria in A per mister Zanetti arriva alla terza giornata ad Empoli, mettendo così a referto i primi punti nella massima serie. Fiera e festa patronale di San Giovanni Battista a Morigino. Nella stagione 2017-2018 il Venezia conferma gran parte della rosa dell’anno precedente, inserendo qualche acquisto di categoria come Siniša Anđelković, Gianmarco Zigoni, Marco Pinato e Matteo Bruscagin, seconda maglia barcellona 2025 oltre all’arrivo in prestito del giovane portiere scuola Juventus Emil Audero. 1998-99 – 6ª in Serie A dopo aver vinto lo spareggio contro la Juventus. La stagione 1950-1951 sancì l’ingresso ufficiale del Maglie nel calcio professionistico di serie C. Quell’anno il campionato prevedeva la retrocessione di cinque squadre per girone allo scopo di portare, dalla stagione successiva, i vari raggruppamenti a diciotto squadre. La squadra di Inzaghi parte con l’obiettivo dichiarato di raggiungere una salvezza tranquilla, ma dimostra fin da subito di avere le carte in regola per giocarsi le posizioni di vertice. Inzaghi (divenuto allenatore del Bologna) viene rimpiazzato da Stefano Vecchi che ha ben figurato con la primavera dell’Inter. La squadra chiude la stagione con la miglior difesa del raggruppamento (appena 29 gol subiti) e il secondo miglior attacco, portando al gol ben 16 giocatori; i migliori marcatori stagionali per i lagunari sono Stefano Moreo e Alexandre Geijo che chiudono la stagione entrambi con 10 reti all’attivo.
L’allenatore Diego Zanin viene sollevato dall’incarico e al suo posto viene chiamato Stefano Sottili, già vincitore della categoria alla guida del Carpi nel 2010-11. Grazie anche ad un azzeccato mercato di riparazione (con l’innesto di Riccardo Bocalon, dalla Prima Divisione), comincia la risalita dei lagunari, che inanellano una striscia di risultati utili consecutivi (sette vittorie e due pareggi) rientrando in piena zona play-off. Dopo aver disputato una serie di buone amichevoli in terra olandese, il Venezia si appresta a disputare la prima gara ufficiale della stagione, vale a dire l’esordio in Coppa Italia contro il Frosinone. Dopo un pareggio a reti bianche ottenuto in trasferta, la gara di ritorno vede i brianzoli condurre a lungo per 1-2: nei minuti finali tuttavia il Venezia riesce a ribaltare la situazione, con le reti di Bocalon e D’Appolonia che fissano il risultato sul 3-2. Davanti a 4000 spettatori lagunari che assiepano gli spalti Mecchia l’Unione così può festeggiare la promozione in Prima Divisione, a quattro anni dall’ultima apparizione. Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l’Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off.
Inserita nel girone B di Lega Pro la formazione lagunare, forte di un organico assemblato con giocatori d’esperienza in categorie superiori quali Alexandre Geijo, Maurizio Domizzi, Simone Bentivoglio e Agostino Garofalo, si propone fin dalle prime giornate come pretendente alla promozione: issatasi in prima posizione sul finire del girone d’andata, riesce progressivamente a distaccare le inseguitrici (su tutte Parma, Pordenone e Padova) e infine ad assicurarsi la matematica vittoria del proprio raggruppamento con tre giornate d’anticipo sulla fine della stagione regolare, grazie al pareggio casalingo per 1-1 ottenuto il 15 aprile 2017 contro il Fano. Analogamente coronato da successo è il cammino in Coppa Italia Lega Pro, trofeo che il Venezia vince per la prima volta nella sua storia il 26 aprile 2017, imponendosi in casa per 3-1 sul Matera ribaltando così la sconfitta esterna per 1-0 rimediata nella partita di andata in terra lucana. Se può avere l’accortezza di guardarsi intorno prima di chiudere la votazione.