Il mondo del calcio è un fenomeno globale che attira milioni di appassionati in tutto il mondo. Nel 2001, il Real Madrid ha speso 76 milioni di euro per acquistare Zinédine Zidane dalla Juventus, mentre nel 2000 Luis Figo si trasferì dal Barcellona al Real Madrid, per 58,5 milioni di euro. Nel 2009, il Real Madrid ha pagato 94 milioni per l’acquisto di Cristiano Ronaldo dal Manchester United. Il Gubbio arrivò al quarto turno ottenendo il record di piazzamento finale, mentre nel secondo turno, il Gubbio vinse per la prima volta in casa e la partita finì per la prima volta ai rigori. Scegli la tua maglia ora su Goleada Shop e porta a casa un pezzo della storia del calcio italiano o l’ultima novità della tua squadra preferita. Negli ultimi anni, dei veri e propri must have, sono le maglie del Venezia, società che dal 2021 ha affidato la creazione della propria brand identity a Bureau Borsche, lo stesso studio che si è occupato del rebranding in casa Inter.
È qui che io vedo una relazione tra ciò che le squadre stanno cercando di realizzare adesso (maglie un po’ pazze, collab con brand di alta moda, designer che si impegnano nella elaborazione di qualcosa di più delle semplici strisce) e il boom del vintage: la ricerca è quella di prendersi ora i trend che arriveranno in futuro, sia sfruttando l’onda bloke core. Questi concorsi possono essere promossi sui canali social dell’azienda o tramite newsletter, incoraggiando i tifosi a partecipare attivamente e aumentando l’engagement con il brand. Alcune app offrono anche streaming diretto; quindi assicurati di scaricare quelle giuste per restare sempre aggiornato sui tuoi campioni preferiti. Quella stagione, nel 2013/14, così come nel 2015/2016, gli uomini di Simeone avevano anche raggiunto l’incredibile performance di qualificarsi per la finale di Champions League. Nel caso del Venezia è stata creata una maglia in cui tutti i punti si allineano perfettamente dando vita ad un capo incredibilmente elegante sia visto sul campo da calcio sia indossato in un contesto extra sportivo. Comincia ad essere un movimento apprezzato alle latitudini britanniche, lì dove le maglie “pazze” sono sempre più apprezzate che protestate, e poi si espande come una piccola macchia d’olio che non hai visto sul tavolo e te la ritrovi sulle Dunk SB che maledizione sono in suede.
Ad esempio, un’azienda nel settore dell’abbigliamento sportivo potrebbe creare articoli sulle ultime tendenze in fatto di abbigliamento da indossare durante una partita di calcio o video tutorial su come personalizzare una maglia della propria squadra del cuore. Credo proprio di si, il fatto che la gente le veda indossate da personaggi come Kim Kardashian, Chiara Ferragni, Emily Ratajkowski, Drake, maglie retro calcio Post Malone e potrei andare avanti a lungo fa si che la maglia da calcio non sia più un cimelio da tenere nell’armadio per soli appassionati ma un vero e proprio capo di abbigliamento che da un tocco in più al tuo outfit anche se non conosci la regola del fuorigioco o non ti svegli incazzato nero il lunedì mattina se la tua squadra ha perso la domenica. Molto particolare anche la seconda maglia, giallo fluo con linee nere, che rappresentano i viaggi dei tifosi al seguito della propria squadra del cuore. Un talentuoso placcatore, corridore e difensore, le abilità di Houston erano molto richieste; nel 1973, i Washington Redskins scambiarono cinque dei loro giocatori per portarlo a bordo.
C’è una bella differenza, per quanto riguarda i tessuti delle canotte da basket e le maglie da calcio vintage: queste ultime sono molto più pesanti e spesso in acrilico non forato; credi possa fare la differenza a lungo andare? La mia passione per l’aspetto “marketing e comunicazione” delle maglie da calcio nasce con questa maglia rossa dell’Inter, datata 2012-2013 e di cui proprio sotto vedete già le prime proteste (chissà per cosa poi…devi tifare la squadra, mica “la maglia”), per poi districarsi più specificatamente con il videogioco FIFA e la serie FUT, dove si potevano scegliere le maglie con cui giocare (ah…bei tempi). Nel 2009 il calcio estone celebrò il proprio centenario e salutò due calciatori simbolo della nazionale, il primatista di presenze Martin Reim, che il 6 giugno si congedò dalla nazionale nell’amichevole contro la Guinea Equatoriale, e il veterano Mart Poom, portiere, che concluse l’esperienza con la rappresentativa estone il 10 giugno contro il Portogallo.
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